In una fase che si preannuncia innovativa ed elettrizzante per i nuovi traguardi legati alla scoperta dello spazio, a pochi giorni dal successo del lancio della capsula SpaceX festeggiato a Cape Canaveral, il Premio Hemingway si appresta a incoronare Samantha Cristoforetti fra i vincitori della 36^ edizione nella categoria “Testimone del nostro tempo”, «per averci fatto guardare la Terra da un’altra prospettiva, che non è solo quella dello spazio, ma soprattutto quella dei sogni. Per averci insegnato che le imprese spaziali non appartengono solo a chi li vive in prima persona, ma sono il frutto della collaborazione da parte di tanti Paesi che mettono insieme una sapienza scientifica, industriale e anche artigianale, e che l’avventura del singolo è anche l’avventura del genere umano». Samantha Cristoforetti dialogherà con Alberto Garlini venerdì 26 giugno, alle 21. gli Incontri del Premio Hemingway sul sito premiohemingway.it e inoltre sui social del Premio Hemingway, sul sito e i social di pordenonelegge (pordenonelegge.it) e del Comune di Lignano Sabbiadoro (lignano.org). La cerimonia di premiazione si svolgerà, sempre online, sabato 27 giugno alle 18.30. Il Premio Hemingway 2020 è promosso dal Comune di Lignano Sabbiadoro con il sostegno degli Assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive e Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso la consolidata collaborazione con la Fondazione Pordenonelegge. INFO: www.premiohemingway.it
Per quasi sette mesi, dal 23 novembre 2014 all’11 giugno 2015, Samantha Cristoforetti è stata in orbita attorno alla Terra sulla Stazione Spaziale Internazionale. Per arrivare alla rampa di lancio ci sono voluti anni di coraggio, di preparazione tecnica e scientifica, passati con le valigie in mano fra continenti, lingue e culture. Nel 2009 è entrata a far parte del Corpo Astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea e nel 2012 è stata assegnata alla Spedizione 42/43, la missione Futura dell’ASI, sulla Stazione Spaziale Internazionale. I suoi 200 giorni nello spazio e l’esperienza condivisa anche attraverso i social sono ripercorsi nel Diario di un’apprendista astronauta, edito La nave di Teseo. Un racconto che sarà al centro del dialogo in programma il 26 giugno, insieme alle anticipazioni sui progetti futuri: «ci auguriamo che il successo del lancio del veicolo spaziale SpaceX favorisca una più regolare pianificazione dei voli anche per gli astronauti europei – spiega l’astronauta – Il mio prossimo lancio dovrebbe essere calendarizzato nel giro di un paio d’anni e pur avendo molto apprezzato il veicolo russo Soyuz sarei lieta di poter volare su un’ astronave diversa per il mio secondo volo. Per raggiungere la stazione spaziale utilizzerò probabilmente anch’io lo SpaceX Dragon, o forse in alternativa lo Starliner di Boeing che è attualmente in fase test in volo. Dopo una lunga attesa che dura dal 2015, finalmente potrà tornare nello spazio: il luogo di cui ho avuto forse più nostalgia nella mia vita, proprio perché lasciandolo sappiamo che potrebbe non essere più accessibile»
Nel frattempo sono numerosi i progetti che impegnano attualmente Samantha Cristoforetti: «nell’ambito di una collaborazione internazionale stiamo lavorando alacremente alla costruzione di una piccola stazione spaziale che orbiterà intorno alla luna, il Gateway: il modulo abitativo principale di questa stazione orbitante sarà a guida europea. Gli Stati Uniti, in merito, hanno una timeline piuttosto ambiziosa, l’obiettivo è riatterrare sulla luna entro il 2024. Un traguardo che potrebbe slittare di uno o due anni, ma ci auguriamo in prospettiva un succedersi abbastanza regolare delle missioni sulla superficie lunare. Questa ulteriore fase vedrà poi protagonisti i colleghi delle prossime generazioni: a breve, infatti, sarà selezionata una nuova classe di astronauti italiani ed europei. Volare su Marte è un traguardo invece meno attuale per le missioni umane, ma stiamo lavorando parecchio alle missioni robotiche: in sinergia con la NASA, progettiamo di portare a terra per la prima volta, intorno al 2028 – 2030, alcuni campioni di suolo marziano. In verità pezzi di Marte ci cadono sulla testa in continuazione, ma attraversano l’atmosfera e arrivano sulla terra piuttosto deteriorati e l’obiettivo è di riuscire a riportarli intatti».
In vista del Premio Hemingway, Samantha Cristoforetti confessa che “Addio alle armi” è il suo libro preferito, fra le opere del grande autore statunitense. E sul valore aggiunto della tecnologia nel nostro tempo osserva: «nel contesto dello spazio la tecnologia serve a sopravvivere in un ambiente che non è fatto per ospitare l’essere umano, diventa quindi un moltiplicatore di possibilità. Ma puo’ anche accadere il contrario: la tecnologia può innescare una diminuzione di libertà e autonomia dell’essere umano se alcune piattaforme la utilizzano in chiave di “hacking” del nostro cervello, disinnescando le scelte consapevoli e favorendo gli automatismi». Nata a Milano nel 1977 e cresciuta a Malé (TN), Samantha Cristoforetti ha conseguito una laurea magistrale in Ingegneria meccanica con indirizzo aerospaziale all’Università Tecnica di Monaco di Baviera, dopo un periodo di studio Erasmus a Tolosa e un anno di ricerca per la tesi a Mosca. Dal 2001 ha frequentato l’Accademia Aeronautica, conseguendo una laurea di primo livello in Scienze aeronautiche. Ha ottenuto il Brevetto di Pilota Militare negli Stati Uniti ed è poi stata assegnata al 51° Stormo di Istrana su velivolo AM-X.
La Giuria della 36^ edizione del Premio Hemingway è composta dagli scrittori Alberto Garlini (Presidente) e Gian Mario Villalta, con lo storico della fotografia Italo Zannier, il sindaco del Comune di Lignano Sabbiadoro Luca Fanotto e il presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, ed è operativa in sinergia con l’Assessore alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia Tiziana Gibelli e l’Assessore alla Cultura del Comune di Lignano Ada Iuri. Insieme all’astronauta dell’ESA Samantha Cristoforetti sono stati premiati quest’anno l’autore israeliano David Grossman per la Letteratura, lo storico Alessandro Barbero per l’Avventura del pensiero e il Maestro della fotografia Guido Guidi.